Due note e due bottoni con Veronica Pucci
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Il legame tra musica e moda e’ sempre piu evidente oggi, basti pensare all’ultima collezione di Aniye By ispirata al mondo della musica rock, un genere musicale contraddistinto non solo da un sound ma da uno stile particolare di abbigliamento e di immagine.
Abbiamo deciso di fare un regalo ai nostri clienti per questo Natale 2020 e abbiamo così avuto l’onore di ospitare il 5 Dicembre presso il nostro store due artiste che sono il fiore all’occhiello del talento musicale della nostra citta’ di Massa, ovvero Elena Cirillo e Veronica Pucci.
Abbiamo chiesto alle nostre due famose concittadine di interpretare Have Yourself a Merry Little Christmas una canzone composta nel 1943 da Hugh Martin e Ralph Blane ed esibita da Judy Garland sul set di Meet me in Saint Louis un film del 1944 passato alla storia piu’ per il suo contributo allo stile e alla musica che all’arte cinamotografica e che esemplifica, pertanto, la connessione profonda e proficua tra le diverse arti.
Abbiamo fatto,inoltre, qualche domanda a Veronica Pucci in merito a questo legame tra musica e moda, in modo da raccogliere pure il punto di vista di chi pratica a livello professionale un mestiere universalmente riconosciuto come nobile arte.
Veronica, ci puoi dire se il legame con la musica e’ sempre esistito ed in particolare con la musica classica ?
Veronica: durante il Rinascimento nelle corti europee i musicisti indossavano le uniformi delle corti piu o meno importanti presso cui fornivano i loro servigi, le dinastie sovrane infatti gareggiavano tra loro per assumere i piu abili musicisti, un po’ come oggi avviene per i giocatori di calcio, ed acquisire così prestigio al proprio paese.
Se pensiamo che la moda e’ un fenomeno relativamente recente, immagine e comunicazione sono stati sempre pero’ importanti nell’abbigliamento delle autorita’ ricoprendo un elevato significato simbolico, cosi l’arpa anche in quei tempi assumeva come strumento in quanto tale un valore altamente simbolico. Fin dai tempi piu antichi, infatti, il re saggio era rappresentato seduto con in mano un’arpa, ad immagine del re Davide, il sovrano giusto per antonomasia ed autore dei salmi. L’arpa come strumento era immagine di armonia, basti pensare all’abilita’ richiesta agli arpisti per riuscire ad accordare i suoni tra di loro, e di amore, perche’ accompagnava le ricreazioni nei palazzi che spesso erano pure occasione di avventure amorose .
Il potere della musica di ispirare immagini, pensieri e soluzioni e’ divenuto poi più evidente nel corso del ventesimo secolo, David Bowie è stato un maestro riuscendo con la musica abbinata ad abiti eccentrici, a colori più accesi e ad un’originalità mai vista prima, ispirandosi talvolta a mondi inesistenti o lontani, a dare visibilita’ alla crisi d’identità alla quale la nostra società andava e va incontro ancora oggi.
Veronica pensi che l’ascesa della moda a forma di arte, consacrata come tale anche dalla creazione del Costume Institute presso il MET, sia un segno di declino dell’arte ? Sappiamo che Anna Wintour e’ una promotrice attiva del riconoscimento della moda come forma di arte sostenendo che sia un matrimonio perfetto di creativita’, comunicazione ed utilita’ …
Veronica: L’arte e’ l’essenza della nostra vita, non posso in realta’ immaginare la vita senza arte che e’ la passione che noi mettiamo nelle cose che facciamo quotidianamente. In questo senso anche la moda e’ senza dubbio una forma di arte, basti pensare alle creazioni di stilisti come Alexander McQueen, Vivienne Westwood e alle creazioni orientali di Yves Saint Laurent che sembrano delle vere e proprie sculture.
Come vedi il futuro dell’arte nella nostra citta’ ? Ti sembra che le realta’ a noi vicine siano piu’ attive nel promuovere la cultura?
Veronica: Le realta’ piu vicine a noi stanno facendo qualcosa di più, dovremmo anche noi abbellire le nostre piazze con opere d’arte pensate all’interno di percorsi. Non solo abbiamo bisogno di belle sculture, infatti, ma i nostri centri cittadini ed in particolare il centro storico devono poter offrire delle esperienze di immersione culturale, storica ed artistica.
Il teatro mi manca e tanto, le stanze del Guglielmi che accoglievano i nostri incontri culturali, la scuola e’ molto attiva nel settore. Vorrei vedere il nostro teatro di nuovo splendere con un bel calendario di concerti, balletti, commedie ecc…insomma abbiamo un bisogno disperato del Teatro !!! sto lavorando al liceo musicale e pertanto mi posso ritenere soddisfatta al momento, ma sarei davvero felice di poter tornare ad esibirmi all’interno del Guglielmi. Purtroppo il presente non e’ un tempo proprizio, ma quando sara’ il momento della rinascita pensiamo anche a questo : il teatro ed i nostri eventi.
In conclusione e’ difficile stabilire una data certa per l’inizio della relazione tra la musica e la moda, ma senza dubbio le diverse arti hanno sempre comunicato fra di loro. E’ evidente anche dal successo del film Incontriamoci a Saint Louis, gli spettatori rimasero catturati dall’immagine magnifica di Esther che fa il suo ingresso nella sala da ballo la sera di Natale vestita in un lungo ed elegante abito di velluto rosso, un abito straordinariamente luminoso dal colore audace e forte e la meraviglia proseguì sulle deliziose note di Have Yourself a Merry Little Christmas. La costumista del film era Irene Sharaff, una donna Americana che ricevera’ in quella occasione ed in seguito il premio Oscar per i migliori costumi, in tutto collezionandone oltre 15 nel corso della sua lunga carriera.
Veronica Pucci indossa per l’occasione un abito lungo Pronovias dal design essenziale, in rosso acceso ed impreziosito da applicazioni Swarovski . Un ringraziamento anche al fotografo Fabio Rotaconti
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